Teoria generale della conoscenza è un’opera sistematica, che espone in forma unitaria ed organica i risultati di ricerche filosofiche svolte dall’Autore in più di un trentennio. Prendendo le mosse dalla deduzione razionale del suo fondamentale principio gnoseologico, l’identificazione dell’atto del pensare con la riflessione assoluta o autocoscienza infinita dello spirito, essa ne articola lo sviluppo immanente e la realizzazione fenomenologica in tre stadi principali, oggetto, rispettivamente, delle tre sezioni specifiche in cui questo volume si divide: la Fenomenologia della percezione sensibile, la Filosofia del linguaggio e la Logica trascendentale o speculativa. Solo in quest’ultima, e non nelle precedenti forme del conoscere, esso perviene ad una comprensione adeguata dell’essenza della realtà, e cioè la sua coincidenza con l’attualità infinita del pensiero autocosciente, la cui verità l’Autore prova mediante la serrata discussione e confutazione di opposte concezioni ieri e oggi prevalenti in quest’ambito teoretico quali la logica formale (aristotelica, matematica e simbolica), il naturalismo ed empirismo gnoseologico, la linguistica strutturalistica, il pensiero antimetafisico dell’Essere e il Decostruzionismo.